lunedì 30 settembre 2013

Disney BIG #66

Su Disney BIG #66 di ottobre 2013 distribuito in edicola potrete trovare la ristampa della storia "Toplino e il Preistoriclub", disegnata da Roberto Vian e uscita su Topolino nel 2008.

Grazie a Francesco Gerbaldo per la segnalazione.

Buona lettura!



sabato 28 settembre 2013

Jules Verne - Gibilterra: Promo

Ecco il promo della puntata de "Le straordinarie avventure di Jules Verne" sceneggiata da me e diretta da Enrico Paolantonio che andrà in onda domattina alle 8:00 su Rai 2.

Buona visione!




martedì 24 settembre 2013

Domenica 29 settembre: Jules Verne!


Questa domenica 29 settembre, su Rai Due, ore 8:00 di mattina, potrete vedere una puntata de "Le straordinarie avventure di Jules Verne" sceneggiata dal sottoscritto, intitolata "Gibilterra".

Sono molto curioso di sapere com'è il prodotto finale delle mie fatiche, perciò sarò davanti alla tv, come spero anche voi.

Buona visione!


lunedì 23 settembre 2013

Heavy Metal Gordon Link

A proposito del post su fumetti e musica di qualche giorno fa.

Nei primi anni '90 c'era questo fumetto bonellide pubblicato dalla Dardo, "Gordon Link". Una serie horror. Era bella? Credo di sì. Non me lo ricordo. Avevo tre numeri e sono passati vent'anni. E' comunque servita a far conoscere l'autore, Gianfranco Manfredi, attualmente uno dei migliori sceneggiatori in forze alla Bonelli.

C'era un numero in particolare che non potevo perdere. Era lo speciale "La villa dei suicidi" di luglio 1997 (grazie, Google!), cui era allegata una cassetta, questa:


Io avevo quasi 14 anni, da due o tre mi ritenevo un rockettaro, e l'idea che si potessero unire le mie due passioni (il rock e i fumetti) mi esaltò parecchio.

All'epoca ero appassionato di Aerosmith, Red Hot Chili Peppers, Kiss e vari gruppi hard rock. Ancora non avevo esplorato le lande del metallo, e questa cassetta fu un primo importante passo in quella direzione. La stessa foto che vedete qui sopra l'ho scattata personalmente semplicemente tirando fuori la vecchia cassetta dalla mia libreria, dove conservo le (poche) cassette originali.

Qualche anno dopo mi resi conto che la tracklist della cassetta era un po' un'accozzaglia di pezzi neanche tutti davvero heavy metal, ma all'epoca mi piaceva un sacco (e alcune di quelle canzoni mi piacciono ancora).

Ecco la fantastica tracklist:

Lato A
1. GIPSY ROAD (Cinderella)
2. HUNGRY FOR HEAVEN (Ronnie James Dio)
3. DEVIL'S PLAYTHING (Danzig)
4. SEASONS IN THE ABYSS (Slayer)
5. MONEY (Stage Dolls)

Lato B
1. SEX ACTION (L.A. Guns)
2. ALL WE ARE (Doro & Warlock)
3. DEVIL'S TOY (the Almighty)
4. DISCIPLES OF HELL (Yngwie J. Malmsteen)
5. REBEL READY (Victory)

Non ce n'era una che non mi piacesse, a eccezione forse di quella degli Almighty, che non mi hanno mai esaltato. La ascoltavo a tutto volume nella mia cameretta in montagna, facendo disperare i miei genitori.

Ricordo che pensai che "quelli" di Gordon Link avevano trovato l'uovo di Colombo: dare una colonna sonora al loro fumetto. Tuttora uno dei ricordi migliori che ho a proposito dei fumetti.

Vi lascio quindi con una delle mie canzoni preferite della compilation: "Disciples of Hell" di Malmsteen, in cui cantava un giovanissimo Jeff Scott Soto, che divenne uno dei miei cantanti preferiti.

Buon ascolto!


venerdì 20 settembre 2013

Bonvi dixit


Quando scrivi devi essere responsabile, non puoi fare le cose con leggerezza. Chi va in edicola o in libreria e compra un tuo lavoro ti sta scegliendo; sta scegliendo una parte di te, e tu devi essere onesto, e dare il meglio. Chi ti legge merita rispetto.
[ Bonvi ]

So che Panini pubblicherà dei volumi dedicati, oltre che a Lupo Alberto e a L'Omino Bufo, anche a Cattivik.

Non me li devo far scappare.


P.S.: Non vi sembra che nella foto lassù Bonvi somigli a Jack Torrance?

mercoledì 18 settembre 2013

Sacro/Profano su Amazon

E' già possibile prenotare su Amazon "Sacro/Profano", il fumetto di Mirka Andolfo pubblicato da Edizioni Dentiblù.

Ve lo consiglio per due motivi:
- E' divertente.
- Contiene una tavola sceneggiata dal sottoscritto. O scritta dal sottosceneggiato. O sottoscritta dallo sceneggiato. O...

Ok. Ecco il link per prenotarlo:
http://www.amazon.it/dp/8889786434/

E buon divertimento!

lunedì 16 settembre 2013

Le avventure di Gunther Brodolini

Era una bambina bruttissima, ma che però era considerata bellissima perché aveva una massa tumorale a forma di bimba bellissima. Gisella lo dette in adozione a una ditta che non poteva avere figli, la Simmenthal.


Ho ricevuto in anteprima il libro di Alessandro Gori, blogger dello Sgargabonzi, uscito a luglio.

L'ho letto quasi subito. Perché quindi ne parlo solo ora?

Non so. Il libro mi ha in parte divertito, in parte turbato, in parte infastidito. Avevo bisogno di rifletterci.

"Le avventure di Gunther Brodolini" non è un romanzo, è più una raccolta di episodi cui il protagonista è sempre Gunther, un bambino per così dire problematico.

Molti l'hanno definito un libro comico, dicono che fa ridere. L'ha detto perfino il prode Cajelli, che se ne intende parecchio.

A me però non ha fatto ridere. Più che altro mi ha fatto orrore.

Non che sia scritto male, eh. La scrittura del Gori è inesorabile, è un bisturi e ti tira fuori i tumori che non pensavi di avere.

"Le avventure..." è una sorta di assurdo viaggio lisergico all'interno della psiche collettiva, ma è un tunnel degli orrori.

I temi più ricorrenti sono lo stupro, la pedofilia, l'incesto, le malattie, la tortura. Un orrore raccontato tramite i meccanismi dell'umorismo, e certo, in alcuni punti mi ha anche fatto sorridere. Non è comico, è grottesco, piuttosto.

Il Gori è uno scrittore enigmatico. Come già detto su questo blog, riesce a penetrare nelle pieghe e nelle piaghe della coscienza collettiva, dei luoghi comuni, delle frasi fatte e della comunicazione col pilota automatico. E' inesorabile, non si ferma davanti a niente. E' come uno che scoppia una pustola sulla schiena della società, e questa pustola è una fonte inesauribile di pus, e il Gori non si ferma mai. Continua a schiacciare, e ci annega tutti in un un'orgia di pus.

Alle volte però, è troppo. Lui continua a schiacciare questa pustola e a dirci: vedete? Vedete quanto facciamo schifo? Capita però che uno pensi: ok, basta, lo so che facciamo schifo. Ho bisogno anche di qualcosa di costruttivo. Può esistere anche qualcosa di pulito in questo mondo, ma se lo cercate è inutile che vi rivolgiate al Gori.

Perché il Gori è uno scrittore che ha orrore di se stesso. Ci svela l'orrore della quotidianità, della normalità, della vuotezza dell'esistenza. Ci sembra dire: la vita è vuota, allora tanto vale riempirla di merda.

Il Gori prende i luoghi comuni che gli fanno orrore e ci incarta l'orrore vero, quello della tortura, della malattia, della pedofilia. Nei suoi scritti, ogni volta che apriamo la confezione delle frasi fatte da ascensore o da attesa dalla parrucchiera, troviamo un arto mozzato, una pozza di vomito, qualsiasi cosa possa fare schifo. E in maniera pavloviana, finiamo per avere orrore degli stessi luoghi comuni. Questo pare il suo intento, ma il gioco tende a mostrarsi logoro. Funziona, ma oltre un certo limite, sembra che il Gori si limiti a crogiolarsi nella stessa melma perversamente sociale che gli fa orrore. Mentre gli altri in questa melma ci sono immersi senza accorgersene, il Gori ci fa i tuffi, le bolle, le costruzioni. Insomma, lui la melma in cui stiamo forse vuole solo mostrarcela, non è che vuole ripulirci.

Tutti ogni tanto abbiamo pensieri orrendi, a volte abbiamo schifo di noi stessi. Credo che in fondo sia sano. Nessuno di noi è puro al 100%. Ma il Gori ha talmente orrore di  questa impossibilità di purezza, che produce più sporcizia possibile. Ha orrore dei propri pensieri, e allora li esercita fino alle estreme conseguenze.

Un esercizio a volte utile, a volte fine a se stesso. In questo momento mi viene in mente la "Merde d'artiste" di Piero Manzoni.

Insomma, il Gori va preso a piccole dosi, perché può essere estenuante.

Ma il suo blog va seguito, ogni tanto. Il suo libro vale la pena di leggerlo. Lo trovate su Amazon a meno di 7 euro.

Perché se il Gori non è certo tutto quello di cui possiamo aver bisogno quando cerchiamo letteratura e/o intrattenimento, di un Gori c'è comunque bisogno nel mondo.

Come c'è bisogno dei pipistrelli, che seppur brutti si mangiano le zanzare.

martedì 10 settembre 2013

Jules Verne dal 14 settembre!

Finalmente sta per arrivare in tv la serie animata dedicata a Jules Verne di cui ho sceneggiato due episodi.

La serie è intitolata "Le straordinarie avventure di Jules Verne" e vede un immaginario giovane Jules vivere tutte le avventure da cui avrebbe poi tratto i romanzi scritti da adulto.

Potrete vederla il sabato e la domenica dal 14 settembre su Raidue alle 8:00 di mattina.

Prodotta da Lux Vide e Rai Fiction, lo story editor della serie è Francesco Artibani, che ringrazio per la disponibilità, la pazienza e la competenza. Gli altri sceneggiatori compagni d'avventura sono Alessandro Ferrari, Davide Aicardi e Lorenza Bernardi (se ho dimenticato qualcuno ditemelo!).

Buona visione!


venerdì 6 settembre 2013

Musicomics

Sono appassionato di fumetti e di musica fin da piccolo - si sa. Sono solito associare nella mia mente "colonne sonore" ai fumetti che scrivo o che leggo. Questa mia tendenza la si coglie anche nella quantità di canzoni citate nella miniserie LAW.

Scoprii con piacere che non sono l'unico quando lessi la prima volta Watchmen (alla fine di molti capitoli ci sono citazioni di canzoni).

Quando ero ragazzino avevo fatto una compilation (in musicassetta, ovvio) di canzoni che per qualche motivo tuttora oscuro avevo associato ai miei fumetti preferiti. Canzoni che secondo un criterio puramente istintivo ritenevo perfette per il tale personaggio.

I brani che ricordo sono pochi, in realtà.

Per esempio, per me "Power of Equality" dei Red Hot Chili Peppers


era perfetta per una storia di Dylan Dog.
 Mi sembrava che il ritornello fosse adatto per essere cantato dai mostri con cui Dylan ha spesso a che fare.

Poi c'era l'album "I buoni e i cattivi" di Edoardo Bennato


 che per qualche motivo associavo alle storie del Grande Blek.
Non che fosse uno dei miei fumetti preferiti, ma qualche numero mi ha intrattenuto nelle mie pigre letture preadolescenziali.

Poi c'erano i Rage Against the Machine


perfetti per una storia "cybernetica" di Nathan Never.
Perché associo i RATM al cyberpunk lo spiegherò magari un'altra volta.

Poi c'erano i classici "Tex" dei Litfiba


E "Hanno ucciso l'Uomo Ragno" degli 883 (quando avevo 13 anni avevo comprato la cassetta e mi era piaciuta... tempo qualche mese ed ero già su lidi più rock).







E poi non ricordo. So che c'erano canzoni di Led Zeppelin, Doors, Queen, Dire Straits. Associati a fumetti come Mister No, Paperinik, Martin Mystere... Ma purtroppo la memoria m'abbandona.


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