giovedì 14 ottobre 2010

Carica emotiva


Una cosa che mi sono accorto essere importante per quanto mi riguarda, parlando di storie Disney ma anche di qualsiasi altro tipo di storia, è la carica emotiva che ci metto.

Posso anche avere un'idea non particolarmente nuova per uno spunto, ma ciò che la distingue dal semplice "compitino" è la carica emotiva che la guida.

Se gli eventi di una trama procedono "giusto perché la storia deve andare avanti", come se fosse una pietra che rotola a valle, la storia risulterà piatta e trascurabile. Oppure complicata e noiosa.

Se invece poniamo l'accento sulle motivazioni dei personaggi, se a far procedere gli accadimenti è l'investimento emotivo che essi hanno messo nelle loro azioni, se ciò che sta succedendo ha per loro un'importanza fondamentale, se gli stessi accadimenti diventano degli spunti per far riflettere i personaggi su un aspetto del proprio carattere, la storia avrà più spessore, e il lettore se la ricorderà anche a distanza di tempo, anche se lo spunto di partenza non è particolarmente originale. Si sa, sono i personaggi che devono portare avanti la trama.

Sembrerà che ho scoperto l'acqua calda, eppure la cosa non è così scontata come potrebbe sembrare...

1 commento:

Marco D ha detto...

Direi che sta tutto lì.
E' quel qualcosa che di autentico che fa scattare l'identificazione del lettore con il personaggio, che sia un un tizio con il mantello che vola, un naufrago di un'isola deserta e persino un papero con la blusa da marinaio :)

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