giovedì 4 giugno 2009

Colombo


Io a Peter Falk gli voglio bene. E' un po' come quel vecchio amico del papà che da bambino chiamavi "zio" anche se non lo conoscevi bene e ora vedi molto raramente.

Ora lo zio ha l'alzheimer.

Ma la gente non ha capito che è solo deformazione professionale: Columbo è rimasto troppo imprigionato nel suo personaggio. Ora, per sempre, continuerà a tornare indietro per fare un'ultima domanda: "Oh, che sbadato! Dimenticavo...", innervosendo l'assassino di turno, che imputerà la distrazione alla demenza. Intanto, il tenente più simpatico del mondo starà risolvendo il suo ennesimo caso.

3 commenti:

Giangidoe ha detto...

Dio mio, questo tuo post mi ha fatto un pò formicolare l'esofago.
Non so come altro spiegarlo: in queste cose sono un misto fra Fonzie e il giovane Holden.

Mitico Peter, non demordere.
:(

giors e gugu ha detto...

Questo post ci intristisce non poco: non poteva pigliarselo il Papi l'Alzheimer? O forse l'ha sempre avuto e non ce ne siamo accorti?!? Peggio sarebbe se l'avessero tutti gli Italioti che l'hanno votato?

Scusa Giorgio, un po' di campagna elettorale trasversale!

Davide G.G. Caci ha detto...

Tristezza. Sapevo che era malato da tempo, ma non pensavo che fosse a simili livelli. Peter Falk è stato per me ciò che dici essere stato per te nel post, Giorgio. Però lo dici meglio.

@ Giors&Gugu: io SPEREREI che gli italioti silviovotanti fossero malati di mente, così li si potrebbe far interdire, e dalle prossime elezioni i risultati cambierebbero.. Non che sarebbe un bene assoluto, ma, almeno, relativo sì.

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